Giornate Mondiali dei Giovani 2023

Partendo per la Giornata Mondiale della Gioventù ci siamo consegnati a vicenda un augurio: quello di riconoscere che tutti siamo amati da Dio e dalla sua Chiesa.
Siamo quindi partiti desiderando di poterci riscoprire infinitamente amati nella nostra autenticità più profonda, semplicemente perché siamo noi, perché siamo così.
E subito dai primi giorni, appena arrivati in Portogallo, con stupore abbiamo iniziato ad intravvedere – quasi per miracolo – i segni di questo amore che si rivelava qua e là nei momenti e nelle esperienze che man mano andavamo a vivere. Facciamo alcuni esempi.
L’amore l’abbiamo sentito pulsare nelle parole del Papa. Più volte nei suoi interventi – sia all’incontro di apertura della GMG, poi alla Via Crucis, così come alla Veglia del sabato sera e ancora alla Messa della domenica mattina – il Papa ha detto con decisione che tutti siamo amati, che tutti siamo destinatari di un amore incalcolabile da parte di Dio, di un amore che non corrisponde ai nostri meriti, ma che è dono totalmente gratuito. “Dio ci ama come siamo”, ha ripetuto più volte tra gli applausi. Quindi “nella Chiesa c’è un posto per tutti”. E qui quanta emozione nel sentire gridare a squarciagola centinaia di migliaia di giovani che dicevano con il Papa “todos, todos, todos”, per tutti.
Allo stesso tempo è stato immediato leggere l’amore nei volti di coloro che ci hanno accolto e ospitato. Il nostro gruppo, che si è unito a quello più ampio di tutta la diocesi di Chiavari, ha avuto il dono di poter essere ospite in alcune famiglie di una parrocchia a 25 km da Lisbona, Algueirao Mem Martins. Cordialità, gentilezza e cura sono state le colonne portanti del nostro fare casa tra i nuovi amici portoghesi.
Poi ancora l’amore si è manifestato tra di noi. Ha preso corpo e cuore nelle persone che avevamo accanto, le più vicine, quelle che forse diamo per scontate perché magari sono le stesse con cui condividiamo un percorso di gruppo, la comunità, le tante attività che si susseguono nel corso di un anno. Tante volte pensiamo e crediamo di conoscerci, ma in realtà non conosciamo mai troppo in profondità il cuore dell’altro. E allora la GMG ci ha regalato anche questo incontro. Stare insieme, vivere la strada, il viaggio, la quotidianità, la tavola, semplicemente parlare o ascoltarci ci ha permesso di regalarci gli uni gli altri un po’ del nostro cuore. E quanto è bello condividere un po’ di ciò che siamo e di quello che viviamo con chi abbiamo accanto perché si rinnovi il miracolo dell’amicizia.
Poi c’erano le relazioni in senso più ampio, più generale, quelle dai mille volti e dalle mille storie, che si sono intrecciate tra giovani della nostra regione, dell’Italia, ma anche del mondo intero. Tutti ci siamo sentiti parte di una famiglia più grande, di un abbraccio che va al di là dei nostri confini e che non fa distinzioni.
Così sulla soglia della porta di casa possiamo dire che nei passi percorsi a Lisbona durante la Giornata Mondiale della Gioventù noi abbiamo incontrato e conosciuto l’Amore. Ed è questo Amore che ora siamo chiamati a seminare nella nostra quotidianità, perché possano germogliare ancora nella nella loro meritata bellezza i nostri gruppi, le nostre comunità e la nostra città.