Lunedì della III settimana di Avvento “Non temere”

Lunedì della III settimana di Avvento
Matteo 1, 18-24
“Non temere”
Oggi ascoltiamo il racconto della chiamata di Giuseppe ad accettare la condizione di Maria per esserne lo sposo e il padre del figlio che ha in grembo. Stava meditando come ripudiarla senza procurarle rischi di emarginazione… le voleva veramente bene! E chissà come si sentiva vedendo il sogno con lei svanire. Aveva bisogno di una parola che potesse restituire senso a quello che gli stava accadendo. E quella che ottiene è una spiegazione per quale occorre tanta fede, sia per il modo con il quale lo raggiunge: in sogno, sia per il messaggio: Maria stava attendendo il Messia! Ma senza una parola la tristezza avrebbe potuto allagare il suo spirito e spegnere la sua fiducia nella vita e nell’amore. Dio non lo ha lasciato solo col suo smarrimento e come ha chiamato Maria così rivolge il suo invito anche a Giuseppe a partecipare all’avvenimento della nascita di Gesù. Una vocazione non è mai solo per una persona, ma riguarda tutti. Se un giovane è chiamato ad una scelta allora anche chi gli è accanto è chiamato dal Signore ad esserne parte. Da soli non possiamo darci le parole significative che possono rialzarci od orientarci, esse sono sempre un dono che riceviamo, un’ispirazione, ma non sono neppure magiche, chiedono di essere credute e vissute, Quanto sono importanti la Parola di Dio e le parole dei fratelli! Se Dio fosse rimasto in silenzio Giuseppe avrebbe sofferto in modo indicibile e si sarebbe sentito abbandonato. Vegliamo sulle nostre relazioni affinché siano fonte di bene e viviamo le chiamate che il Signore ci ispira per essere migliori.