Martedì della III settimana di Quaresima, Mt 18,21-35 “perdonerete di cuore”

Martedì della III settimana di Quaresima
Mt 18,21-35
“perdonerete di cuore”
Pietro solleva al Signore il problema di quante volte si deve perdonare al proprio fratello… Grazie nostro compagno di viaggio che pur in termini di regola, poni una questione che probabilmente stavi vivendo con qualche amico! Abbiamo bisogno di essere aiutati a prendere in considerazione il perdono, non è mai un’ipotesi così scontata! Penso che sia un risanamento del cuore paragonabile alla guarigione di una malattia del corpo, una ferita dell’anima e della memoria che termina di sanguinare, un lasciar andare una zavorra che appesantiva un rapporto. Ma non è semplice… È ostacolato da vari fattori alcuni dei quali non dipendono dalla volontà, quando il dolore subito ha superato una certa soglia diventa un’opera che solo Dio può compiere. Vi sono traumi e violenze che hanno bisogno della Grazia per smettere di urlare, di tanta preghiera. Perdonare chiede sempre un nostro passo, almeno quello di desiderarlo e quest’ ultimo è quel filo di aria, di luce che passa da una porta che abbiamo socchiuso e che nel tempo permetterà di essere spalancata. A volte è l’orgoglio che rallenta il perdono, che si oppone sia alla richiesta che all’offerta. Domandare scusa, riconoscere un errore sembrano una debolezza che ci umilia, mentre concederlo è rinunciare a una posizione di credito di ragione. A volte sprechiamo tanto tempo pur di mantenere una posizione di forza nei confronti di qualcuno che ci ha procurato sofferenza.
La parabola che Gesù racconta ci stimola ad andare in profondità perché la tentazione, il primo assillo è quello di farla franca, di non pagare dazio per qualche errore commesso e potremmo accontentarci di questo. Ma avremmo sciupato un’occasione di crescita, saremmo rimasti alla superficie di un terreno che conteneva un tesoro da sfruttare, da investire: imparare dai nostri errori, poter cambiare, crescere nella capacità di mettersi nei panni degli altri, apprezzare l’amore con cui qualcuno ci vuol bene e saper donare tutte queste possibilità a chi avremo da perdonare. Che la Quaresima ci aiuti a recuperare “i perdoni in sospeso” e a crescere grazie a quelli ricevuti.