V domenica di Quaresima, Gv 12,20-33 “il chicco di grano”

V domenica di Quaresima
Gv 12,20-33
“il chicco di grano”
La vista di Gesù è davvero speciale, individua particolari semplici che parlano del mistero grande della vita! Chiedono di vederlo, d’incontrarlo e Lui annuncia quello che non si vede, ma che ha nel cuore: donarsi per essere fecondi, dare vita come un chicco di grano che buttato nel terreno produce una spiga. L’acutezza dello sguardo è espressione dello spirito, saper cogliere la bellezza, il significato e il valore di realtà che accadono o abitano nel feriale, nel quotidiano, dice la profondità di un cammino spirituale. Gesù sapeva cogliere la grandezza che vi era nell’atto di una vedova che deponeva pochi spiccioli nelle offerte, l’amore nei gesti di una donna malvista che ungeva i suoi piedi, il pentimento di un condannato che ammetteva con poche parole di essersi meritato la pena…. E che consolazione dona riuscire a cogliere bellezza e bontà attorno a noi! Ci scambiamo spesso lamenti per l’aridità di questo mondo, per le cattiverie e l’indifferenza, ma a volte manca lo sguardo per cogliere il bene. Rimane da imparare la lezione del chicco di grano… Che si immerge in un terreno affidandosi a quell’ambiente per poter esprimere le sue potenzialità, per diventare quello che può essere. Ma qui entrano in gioco coraggio e paura, speranza e rassegnazione, fiducia e rinuncia, avventura e sicurezza. Che la fede nel Signore ci aiuti a compiere quei passi personali che possono aprirci alla vita, al rischio per una passione evitando la lenta morte per asfissia in una campana di vetro.