Giovedì della V settimana di Quaresima, Gv 8,51-59 “se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”

Giovedì della V settimana di Quaresima
Gv 8,51-59
“se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”
Non è una promessa di immortalità biologica, perché Lui stesso è morto, ma di esperienza di resurrezione. Gesù ci dona vita, le sue parole sono spirito e vita. Non è venuto per condannare, ma per salvare. Abbiamo bisogno di parlarci, di parlare e di parlare di noi stessi. Essere a immagine di Dio significa essere in relazione, siamo quando ci relazioniamo e ci perdiamo quando ci chiudiamo in noi stessi. Non tutte le parole generano vita, alcune sono scontate o luoghi comuni, altre dure come pietre. Ma la Parola di Dio sa toccare le corde più profonde del nostro animo e suscitare echi di verità, aprire e a volte riaprire prospettive. Sarà una donna, la Maddalena, risollevata dalla strada a scoprire che il Signore è risorto, colei che incontrando il Maestro ha ripreso vita, sarà non a caso la prima testimone del Risorto. Che ciascuno possa avvertire la Parola di Dio come la sorgente per riprendere fiducia e speranza, vedere prospettive dove sembra regnare la morte, percepirla per quello che è: parole d’amore del Padre rivolte a me.